Appunti di viaggio
Lavarone (TN) 11-13 settembre 2009

Un solo rammarico: peccato per il tempo instabile che ha impedito di aprire le capotes e di fruire appieno degli splendidi paesaggi del Trentino.
A parte questo dettaglio il raduno del Club Fiat 850 Spider Bertone, svoltosi sull’Altopiano di Lavarone l’11, 12 e 13 settembre, è riuscito ottimamente sotto tutti gli aspetti: in primo luogo la partecipazione è stata massiccia: ben 27 gli equipaggi giunti in Trentino, davvero tanti considerate la stagione e la localizzazione un pò decentrata che poteva spaventare chi doveva affrontare un viaggio lungo: oltre che da tutto il Nord Italia sono giunti equipaggi anche dalle Marche e dalla Toscana (il più lontano proveniva da Follonica, provincia di Grosseto); e una presenza così consistente ha gratificato notevolmente il socio organizzatore, il fiorentino Ugo Bacchi, ripagandolo del forte impegno profuso per la realizzazione di questa memorabile “tre giorni”; i partecipanti, infatti, non hanno risparmiato elogi all’organizzatore sia per la completezza del programma, intenso ma perfettamente fruibile senza dover correre come spesso avviene in alcuni raduni, che per le caratteristiche della location, fra le quali anche la gastronomia trentina che ha lasciato ai radunisti un ottimo ricordo.
Tutto è cominciato venerdì 11: il luogo di ritrovo era fissato presso l’Hotel Caminetto, situato a Bertoldi di Lavarone: gli equipaggi sono arrivati sul posto alla spicciolata durante tutto l’arco della giornata: piano piano il piazzale antistante l’albergo si riempiva di colorate 850 e ad un occhio attento non sarebbe sfuggito il fatto che erano rappresentate tutte le versioni: oltre alle classiche prima e seconda serie, vi erano due esemplari di unificata tipo America, una CL, e per la prima volta il tris completo di Racer: una Convertibile, una Berlinetta ed una splendida Racer Team in una tanto bella quanto rara livrea azzurro metallizzato con banda bianca; erano presenti a margine anche una “Siata Spring” ed una 850 Sport Coupè.
Gli organizzatori hanno fatto “l’appello” riscontrando che tutti gli equipaggi, anche quelli provenienti da più lontano, erano giunti tranquillamente sul posto: come al solito molto numerosa la pattuglia di auto provenienti dall’Emilia Romagna, buona anche l’affluenza dal vicino Veneto, dalla Toscana e dalla Lombardia; infine una vettura è giunta da Alessandria e due da Pesaro. Particolarmente gradita la presenza di due appassionati triestini che, dovendo acquistare una 850 Spider, sono venuti a guardarne tante e a raccogliere preziosi consigli da chi di queste vetture se ne intende.
La serata, trascorsa all’ottimo ristorante dell’Hotel Caminetto all’insegna della convivialità, ha visto la presentazione del programma per i giorni seguenti.
La mattina successiva il variopinto serpentone di piccole spider ha lasciato Lavarone sotto un cielo minaccioso che ha sconsigliato anche ai più temerari l’apertura del tetto per un’escursione al Passo Vèzzena: in alcuni tratti la strada passa in mezzo a splendidi boschi in un ambiente tipicamente trentino: dopo aver valicato il passo, la comitiva ha fatto sosta alle rovine del forte Busa Verle: si trattava di una delle sette unità che costituivano la fortificazione austro-ungarica dell’altopiano eretta nei primi anni del ‘900 per difendere la città di Trento da un’eventuale attacco italiano dalla Val d’Astico; oggi rimangono solo alcuni ruderi che comunque costituiscono un’interessante testimonianza storica in un contesto ambientale incontaminato: lungo la strada si notano animali al pascolo in totale libertà ed il silenzio delle vallate è rotto solo dal rumore dei campanacci delle mucche: a ricordarci che non siamo balzati indietro di un secolo è la perfetta conservazione delle strade, con un asfalto perfettamente liscio, piccolo segno della cura che le amministrazioni locali pongono nella conservazione del proprio territorio.
A questo punto la carovana di auto è ripartita per raggiungere il vicino centro di sci da fondo di Millegrobbe: dopo avere parcheggiato le vetture i partecipanti si sono avventurati a piedi per una stradina per raggiungere alcune trincee della prima guerra mondiale; la scarpinata ha stuzzicato l’appetito del partecipanti che, prima di risalire in macchina, ha sostato in un locale tipico per uno spuntino.
Nel rientrare a Lavarone, il gruppo è passato da Luserna, un paese caratterizzato dalla presenza di una forte colonia di stirpe cimbra: originari dello Jutland, i primi Cimbri scesero in Italia ai tempi dei Romani; quelli insediatisi sull’altopiano sono arrivati nel tredicesimo secolo dalla Baviera: tutt’ora custodiscono con cura le loro tradizioni ed il loro linguaggio che è comunque diverso dal tedesco e che non ha nulla a che spartire con il ladino parlato nel vicino Alto Adige.
Il pomeriggio del sabato è stato principalmente dedicato alla visita di Forte Belvedere, capolavoro di efficienza militare realizzato a tempo di record fra il 1908 e il 1912: la struttura era in grado di resistere ad assedi prolungati ed era in condizione di potere sopportare una totale mancanza di rifornimenti per oltre due mesi, nonostante al suo interno vivessero più di 200 persone; oltre alla struttura, di per sé già molto interessante, al suo interno sono state installate postazioni multimediali per aiutare il visitatore a comprendere la vita dei soldati nella fortezza; contiene inoltre una raccolta di cimeli della prima guerra mondiale all’interno di una sezione denominata “Museo della Grande Guerra”; i partecipanti hanno compiuto un percorso all’interno della fortezza coadiuvati da una guida preparata ed esaustiva.
Al termine della visita, nuovamente tutti a bordo delle vetture per raggiungere il centro di Lavarone dove è stato consumato un aperitivo sulla terrazza del Grand Hotel Astoria che domina la conca all’interno della quale si trova il lago di Lavarone: mentre i radunisti si godevano qualche stuzzichino dominando dall’alto lo splendido panorama, sull’altro lato della piazza le vetture schierate davanti alla chiesa venivano ammirate e fotografate dagli abitanti del luogo.
La sera ha avuto luogo la cena di gala alla quale hanno presenziato, fra gli altri, il sindaco di Lavarone ed il Comandante della locale stazione dei Carabinieri.
Domenica il programma prevedeva come prima tappa la visita al museo del miele, durante la quale sono state illustrate tutte le fasi del processo di produzione del prezioso nettare, dalla vita delle api operaie fino al confezionamento del prodotto finito; il museo contiene anche una collezione di attrezzature da apicoltore provenienti da varie parti del mondo.
Nel frattempo al gruppo si è unito un abitante della zona al volante di una rarissima 850 Vignale; successivamente la comitiva si è recata nel vicino caseificio dove, oltre ad una visita guidata, è stata offerta l’opportunità di degustare varie tipologie di formaggio Vèzzena, prodotto tipico della vallata in lizza per l’ottenimento della DOP; ai partecipanti è stata offerta anche una squisita polenta insaporita da pezzetti di Vèzzena stagionato.
Come da copione i raduni si concludono con il pranzo e così è stato anche stavolta; ancora una volta una nota positiva viene dall’entusiasmo con cui soci di ogni età e di varie zone d’Italia si ritrovano accomunati dalla passione per questa splendida piccola grande auto.

Appuntamento al prossimo raduno….