Come già avvenuto con la versione C.L. nel caso della prima serie, anche con la seconda serie della Fiat «850 Spider» la «Carrozzeria Bertone» realizzò e commercializzò alcune varianti in proprio. Questa volta, però, anziché dare solo una impronta più elegante alla “propria” versione, la «Carrozzeria Bertone» volle dare anche una impronta sportiva deducibile anche dal nome con cui fu battezzata, appunto: «Racer». In particolare furono realizzate la «Racer Berlinetta», la «Racer Convertibile» e la «Racer Team». Con la “Berlinetta” fu realizzato un vero e proprio coupé, infatti fu dotata di un padiglione metallico, rivestito in materiale vinilico, in luogo della capote. Tale padiglione non era un hard-top rimovibile perché imbullonato alla carrozzeria, in pratica era parte integrante della carrozzeria. Con la “Convertibile” si replicò la precedente esperienza fatta con la versione C.L. poiché le differenze, rispetto alla versione ufficiale, riguardavano soltanto le migliori finiture e l’estetica in generale. Con la “Team” la «Carrozzeria Bertone» provò a realizzare una vera sportiva con caratteristiche estetiche che non nascondevano velleità corsaiole. Furono applicati antinebbia supplementari, una fascia longitudinale lungo tutta la carrozzeria in colore contrastante e finiture interne tipicamente sportive.
Le tre versioni «Racer» furono caratterizzate, tra loro, in modo diverso. La «Berlinetta» era un vero e proprio Coupé con tetto fisso ed alcuni dettagli costruttivi che la distinguevano dalla Spider da cui derivava. Il tetto fu fissato alla carrozzeria, occupando anche il posto della fascia che ospitava il tappo benzina, questo fu spostato all’interno del vano motore. Ai montanti posteriori del tetto fu applicato il logo «Racer» mentre nel pannello posteriore fu applicata la targhetta identificativa «Berlinetta». Come già avvenuto per la versione C.L., furono applicati dei profili cromati ai passaruote e sotto la fiancata.
La «Convertibile» fu, tra le tre, quella a rimanere più simile alla Fiat «850 Sport Spider» da cui derivava. Esteriormente furono soltanto applicati i profili cromati, come sulla «Berlinetta» mentre nel pannello posteriore fu applicata la targhetta identificativa «Racer».
La «Team» fu probabilmente la massima interpretazione di sportività e velocità che si poteva tirar fuori da una piccola Spider derivata da una “normale” utilitaria Fiat, figlia di quel progetto 100 di Dante Giacosa. La caratteristica estetica principale fu sicuramente la fascia longitudinale che percorreva tutta la carrozzeria, inoltre furono ridotti all’essenziale i paraurti realizzati con i soli rostri ai lati dei quali, all’anteriore, furono posizionati due fari supplementari; il paraurti posteriore fu, invece, realizzato con due piccole lame senza rostri. Gli indicatori di direzione furono realizzati con gli stessi fanalini bicolore già visti sulla prima serie. Gli scudetti applicati ai parafanghi furono sostituiti dalla “b” di Bertone. La parte inferiore della fiancata fu colorata con una tinta scura, invece, il padiglione dell’abitacolo, uguale a quello della «Berlinetta», fu tinto nello stesso colore dell’auto. Ai fianchi del tetto, in luogo della targhetta «Racer» fu verniciata la scritta «Racer Team». Nel pannello posteriore fu applicata la targhetta identificativa «Berlinetta» oppure «Racer».
Il filo conduttore degli interni delle versioni «Racer» fu il tessuto con trama a rilievo che ricoprì i pannelli del cruscotto di «Berlinetta » e «Convertibile», lo sportello del bracciolo centrale, il pannellino del tunnel, la parte posteriore dello schienale dei sedili e la zona centrale di seduta e schienale degli stessi. Questi furono caratterizzati da cuciture longitudinali con disegno divergente nella parte finale di seduta e schienale. Allo schienale dei sedili fu applicata una cornice cromata e due prese d’aria con bordo cromato. La «Racer Team» anche nel design dei sedili rese l’idea della vettura “corsaiola”. Furono, infatti, applicati dei sedili anatomici avvolgenti, senza discontinuità tra schienale e seduta. Nella parte centrale fu applicato il tessuto con trama a rilievo caratterizzato da cuciture trasversali.
Anche gli interni delle tre «Racer» differirono tra loro per alcuni particolari, tuttavia l’intero cruscotto rimase comune alle varianti «Convertibile» e «Berlinetta». In questo caso il rivestimento dei pannelli del cruscotto fu realizzato con un materiale con trama a rilievo e fu applicato lo stesso volante che già aveva caratterizzato la versione «850 C.L.».
Per la «Racer Team» fu data una maggiore impronta sportiva rivestendo i pannelli del cruscotto con piastre in metallo spazzolato, inoltre fu applicato un volante con corona in legno e tre razze forate realizzate anch’esse in metallo spazzolato. Come già avvenuto tre anni prima con la versione C.L. alle tre versioni «Racer» fu applicato un tunnel centrale che scendendo dal cruscotto terminava con un bracciolo tra i due sedili. Nel caso delle «Racer», però, non fu applicata la serratura al bracciolo. Era possibile richiedere l’installazione dell’orologio elettrico, analogico, nel pannellino frontale del tunnel, ma nel caso della «Racer Team», ai lati di quest’ultimo trovavano posto anche l’interruttore per l’accensione dei fari supplementari e la relativa spia. Nella parte inferiore della battuta degli sportelli furono applicati dei battitacco cromati con l’incisione “Carrozzeria Bertone”.
I rivestimenti interni delle tre «Racer» furono realizzati utilizzando dei materiali di maggior pregio, rispetto alla Fiat «850 Sport Spider» da cui derivavano. Il pavimento interno fu rivestito con moquette bordata dai colori variabili in base alla tinta della carrozzeria. I pannelli degli sportelli furono realizzati con un diverso disegno delle righe-cuciture e nella parte centrale fu applicato il logo «Racer». I pannellini posteriori furono caratterizzati da quattro righe-cuciture orizzontali che continuavano, idealmente, il disegno dello sportello. Nel caso della «Berlinetta» in luogo della panchetta posteriore fu realizzato un vero e proprio divanetto che consentiva di trasportare due bimbi.