Appunti di viaggio
Lucca 12-15 settembre 2025

La Toscana non tradisce mai! E con il terzo raduno si chiudono anche le nostre attività per il 2025.
Buona partecipazione, bei posti, ottimo programma, tempo così così: questa in poche parole la sintesi di questa nostra manifestazione. Da dove partiamo? Dagli organizzatori: Lorenzo e Martina hanno veramente dato l’anima per questa loro prima esperienza in cabina di regia: hanno dimostrato non solo un’ottima conoscenza del territorio ma anche una notevole fantasia nello scegliere i punti salienti del programma e un’abbondante dose di pazienza per andare incontro alle tante richieste.
La formula venerdì/lunedì al posto della tradizionale giovedì/domenica non ha posto particolari problemi ai partecipanti e potrebbe essere nuovamente valutata in altre occasioni: un rientro sulla Cisa la domenica sera, quando le code di 7 km sono la regola, sarebbe stato davvero impensabile. La nostra base, l’Hotel Carignano, si trova in aperta campagna pur essendo a quattro passi dal centro cittadino: si è rivelata una scelta apprezzata dai più, comoda e perfettamente compatibile con i nostri percorsi e le nostre tempistiche. Ed è qui che il venerdì ci siamo ritrovati per dare il via alla nostra avventura: il copione è il solito: cocktail di benvenuto, cena informale e presentazione del programma ma non solo: a Lucca si è visto il debutto di un nuovo equipaggio: Paolo e Marina Toscani, da Castell’Arquato (PC), hanno partecipato per la prima volta ad un nostro evento, venendo accolti amichevolmente come da tradizione; e poi un altro equipaggio ha avuto un mezzo debutto! Infatti Luigi Zannini si è presentato in compagnia del figlio Luca che si è divertito parecchio e ha scattato in continuazione foto magnifiche posizionandosi nei punti strategici in perfetto stile Enzo Dalla Rosa! Venerdì mattina la sveglia suona molto presto: la giornata è impegnativa e la partenza è fissata per le 8,15: dopo avere asciugato le macchine infradiciate dalla rugiada, sotto un sole pallido ci dirigiamo verso le colline, entriamo in provincia di Pistoia e proseguiamo fino a raggiungere il centro di Pescia situato lungo il corso del fiume omonimo; dopo il paese, in un’antica e maestosa cartiera, raggiungiamo la prima tappa del nostro itinerario: il Museo della Carta, che si rivelerà davvero molto interessante. Sistemiamo le vetture e assistiamo alla spiegazione da parte di una guida simpatica e coinvolgente che, con l’aiuto di alcune proiezioni, ci illustra il contesto storico, ci spiega perché in questa zona vi è il più importante distretto europeo del settore cartario e ci descrive preventivamente le tecniche di lavorazione e le diverse zone dello stabilimento che andremo a visitare; a questo punto entra in scena una seconda ottima guida che ci illustra i vari processi produttivi accanto ai macchinari dell’epoca e ci fa anche una dimostrazione di come si realizza un foglio; scopriamo così che un tempo, quando ancora non c’era la cellulosa, la carta si otteneva con la fermentazione del cotone, un processo particolarmente laborioso e difficile. Usciamo dal museo soddisfatti e ritorniamo verso Lucca per il pranzo in hotel. Il pomeriggio sarà un altro fiume a farci da guida: il Serchio. Raggiungiamo infatti Borgo a Mozzano, sostiamo presso un muraglione avamposto della linea gotica realizzata dai tedeschi dove una guida, che ci accompagnerà anche in paese, ce ne spiega la storia; fatto questo ci spostiamo in centro, posizioniamo le auto e visitiamo il museo della linea gotica, che racconta questa concitata fase della seconda guerra mondiale sia con supporti multimediali che con l’esposizione di numerosi cimeli a tema (armi, divise e materiali oltre che documentazione). Ripartiamo ma per pochi minuti: in fondo al paese infatti ci fermiamo per un passaggio sul celebre Ponte della Maddalena, meglio conosciuto come ponte del diavolo. Sistemiamo le auto e ci portiamo sull’altra sponda del fiume per vederlo nelle varie angolazioni: la struttura è davvero spettacolare, l’unica variazione rispetto al nucleo originale è il passaggio per la ferrovia realizzato un centinaio d’anni fa. Il cielo si fa via via sempre più bigio e consiglia di chiudere le capotes per il rientro in hotel; ceniamo velocemente perché i nostri organizzatori, in occasione della festa di Santa Croce, durante la quale tutto il centro di Lucca viene illuminato con ceri, hanno predisposto un pullman per portarci in centro: quattro passi con la città in queste condizioni sono un evento più unico che raro, anche perché alle 23 dobbiamo essere sulle mura per assistere ad un grande spettacolo pirotecnico: a questo punto Giove Pluvio si scatena, apre i rubinetti a tutta mandata e veniamo investiti da un vero e proprio nubifragio contro il quale ombrelli e giacche a vento poco possono: assistiamo allo spettacolo inzuppati fino al midollo e quando risaliamo sul pullman sembriamo più dei naufraghi che degli spideristi. Molto interessante anche il programma di domenica che ci vede sconfinare in provincia di Pisa: siamo infatti diretti a Pontedera per una tappa che si rivelerà davvero apprezzata da tutti: il museo della Piaggio, la più celebre industria italiana di ciclomotori, scooter e motocarri. Con un cicerone di eccezione: il nostro Lorenzo infatti, una volta entrati nel cortile del museo e sistemate le vetture, davanti a un treno costruito appunto dalla Piaggio ci narra la storia dell’azienda e dei personaggi legati al suo prodotto più celebre: la Vespa. Ci dilunghiamo volentieri nelle varie aree: da quella dedicata appunto alla Vespa nelle sue infinite varianti a quella di ciclomotori e motocarri, senza perdere di vista le moto Aprilia e Gilera; ovunque le celebri pubblicità vintage e precise descrizioni di ogni singolo esemplare esposto. Scattiamo innumerevoli foto ricordo sotto la regia di Carmela prima di ripartire e superare Lucca per un pranzo in collina in una tipica e rustica osteria di campagna. Una volta “fatto il pieno” ripartiamo per Lucca centro, posizioniamo le vetture in un’area riservata e vigilata a due passi dalle mura e ci incontriamo con la nostra guida che ci conduce a spasso per le vie della città presentandoci i monumenti principali; questa fase risulterà molto gradita sia perché una città d’arte così importante per essere apprezzata appieno richiede la presenza di una guida, sia in vista del programma del lunedì mattina. Nel mezzo la serata di gala, animata da una band con musica dal vivo che rallegra i partecipanti. Siamo al gran finale: lunedì mattina si torna in centro a Lucca e, grazie alle dritte della guida ma soprattutto a un vademecum pazientemente stilato da Martina e Lorenzo, ognuno può ritagliarsi un itinerario su misura a seconda delle proprie preferenze. Ritorniamo in albergo per il pranzo conclusivo e ci prepariamo al rientro verso casa. La frase più ricorrente è “ci vediamo all’assemblea”; perché ormai, come da piacevole consuetudine, è diventata il quarto raduno dell’anno. Ringraziamo nuovamente Lorenzo e Martina e tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione e la buona riuscita di questo raduno; chiudiamo il 2025 mettendo a bilancio tre raduni in zone inedite che hanno dato soddisfazione a chi ha potuto partecipare. E ora sotto con i lavori… maggio 2026 non è poi così lontano!

Arrivederci al prossimo raduno.