Grande raduno! Alla fine i numeri hanno premiato gli organizzatori, gratificati anche da un meeting sul lago senza pioggia (i precedenti in terra piemontese e lombarda non erano molto benauguranti, anzi…). Quarantuno equipaggi presenti per un raduno con numeri e particolari da record: oltre ad essere uno dei pochi che ha totalizzato più di quaranta presenze, stavolta vi erano ben quattro equipaggi stranieri provenienti da quattro diversi paesi che hanno reso il nostro incontro davvero internazionale: oltre ai “nostri” francesi Stefano e Amélie, si sono rivisti Armin e Beatrice dalla Svizzera, già presenti un paio di anni fa a Folgaria; poi da Monaco di Baviera i tedeschi Eugen e Verena Oestreicher e da Zara i croati Dado e Ksenija Bjedov. E non è finita qui: primi contatti con il club per gli altoatesini Johann e Waltraud Gufler e per i padovani Luca e Francesca Salmaso. E poi prima presenza a un raduno per William e Katia Gubellini (che, provenendo dai dintorni di Imola, non si sa mai se definire emiliani o romagnoli), il graditissimo ritorno della giovane alessandrina Alice Pagella che ormai ha preso in mano con disinvoltura la spider celeste di nonno Gian Piero, la presenza dell’amico Vittorio Chiesa che ha festeggiato con noi il suo ottantanovesimo compleanno al volante della sua spider verde e la partecipazione della torinese Gilda Fogli, altra socia storica assente da tempo, in compagnia del figlio Stefano. Come vedete c’era tanta carne al fuoco ma non è ancora finita: infatti per la prima volta siamo riusciti a fare partecipare a un raduno di più giorni al di fuori dell’Emilia i modenesi Cristina e Marco Marzoli; i soci veronesi Valentina e Pierfrancesco Totolo hanno invece sfoggiato, al posto della solita berlinetta, una “nuova” Spider seconda serie rossa già di proprietà di Stefano e Maria Andrea Martini. Con una premessa di questa portata è evidente che le aspettative per questo raduno erano tante dato l’appeal della zona; al tempo stesso si prospettavano difficoltà pratiche per gli organizzatori, vista la quantità di macchine da gestire in un contesto difficile su strade molto trafficate. Alla fine il bilancio è nettamente positivo in quanto percorsi e tappe, studiati con cura da Cristina e Marco, si sono rivelati ben congegnati e hanno riscosso unanime apprezzamento; abbiamo anche sperimentato gli itinerari con QR code, un’innovazione che necessita ancora di qualche affinamento e di un po’ di apprendistato specie da chi ha poca dimestichezza con il mondo digitale, ma che comunque dimostra quanto si stia impegnando il direttivo per facilitare i partecipanti e per offrire sempre qualcosa di nuovo. Partiamo quindi con il giro del giovedì pomeriggio: a Solferino il parcheggio dell’hotel pullula di spider e il serpentone si mette in marcia per raggiungere Cavriana, dov’è prevista la degustazione dei vini delle cantine Bertagna; siamo accolti da un ricco buffet e degustiamo varie tipologie di vini prima di un passaggio allo spaccio e del rientro in albergo, dove ci attendono cocktail di benvenuto, cena e l’usuale briefing di presentazione cui segue la celeberrima “Tombola di Carmela”. Venerdì sarà una giornata di tappe interessanti: raggiungiamo l’elegante centro di Desenzano del Garda e posizioniamo le vetture in piazza Cappelletti, appositamente riservata alle spider ammiratissime sia dai residenti che dai numerosi turisti stranieri. Il programma prevede una parte guidata e una a visita libera in modo da accontentare le diverse preferenze; suddividiamo i partecipanti in due gruppi che si alterneranno nella passeggiata in centro e sul lungolago e nell’interessante visita guidata dei resti di un’antica villa romana. Ricompattiamo il gruppo e ripartiamo per il pranzo in vista del percorso più lungo della manifestazione: nel pomeriggio, infatti, dobbiamo risalire la sponda occidentale del lago per raggiungere Gardone Riviera dove ci attende la visita del Vittoriale degli Italiani di dannunziana memoria; purtroppo alcune auto hanno invaso il parcheggio che doveva essere a noi riservato e la sistemazione del lungo serpentone di auto richiederà tempo e pazienza: una volta entrati si rimane senza fiato: sarà per la posizione, per la quantità di cimeli, per le scelte del vate che non aveva mezze misure, fatto sta che il Vittoriale colpisce e stupisce. Anche stavolta ci dividiamo in sottogruppi per spalmare l’accesso alla villa su più turni; nel frattempo chi è fuori passeggia per il parco o sul ponte della nave o si gode il panorama del lago dall’anfiteatro. Gli interni sono a dir poco sfarzosi e stipati di oggetti d’arte provenienti da tutto il mondo; non manca nemmeno un aereo appeso ad un soffitto! Al termine recuperiamo le spider e ci tuffiamo nel traffico che il venerdì sera prende d’assalto il lago viste anche le ottime previsioni del tempo. Arriviamo in albergo al calar del sole e dopo cena l’inarrestabile Carmela promuove un gioco a tema musicale. Vorremmo che il raduno non finisse mai ma siamo già a sabato mattina: non dobbiamo fare molti chilometri in quanto la meta è la vicina località di San Martino della Battaglia dove ci aspettano la torre e l’ossario: San Martino, così come Solferino, fu infatti teatro di alcune tra le più sanguinose battaglie della seconda guerra di indipendenza. La sistemazione delle spider multicolor alla base della torre è un po’ laboriosa ma alla fine il colpo d’occhio è di quelli difficili da dimenticare: sia visto dal basso che dalla sommità della torre lo schieramento è fantastico e, cosa mai vista, non ci sono più di due auto rosse consecutive… un caso? Forse… ma meglio pensare che la meticolosità di Cristina e Marco sia arrivata fino a questo punto…. Chapeau! La salita alla torre è accompagnata da altro Marco, un volontario della proloco di Solferino che si rivelerà una guida preziosa in grado di trasmettere piacevolmente le sue conoscenze ai partecipanti e di dare valore aggiunto all’evento; Marco ci descrive i vari dipinti che incontriamo man mano che si sale; la torre non ha gradini ma una rampa senza soluzione di continuità, una soluzione costruttiva particolarmente raffinata; venne costruita a partire dal 1880 per celebrare il Risorgimento e fu dedicata a Vittorio Emanuele II. Sensazionale il panorama dalla terrazza, che spazia dal lago alle Prealpi e alle città dell’Emilia. La discesa all’ossario suscita sensazioni contrastanti: alla curiosità e allo stupore seguono orrore e sgomento, specie in un momento storico in cui certi drammi, che sembravano ormai superati, sono tornati drammaticamente di attualità. Pausa pranzo e poi via di nuovo in direzione del lago e di nuovo in piazza Cappelletti a Desenzano: un doppione? Niente affatto, la nostra meta è Sirmione che raggiungeremo con un battello a noi riservato. Mentre i turisti che affollano Desenzano vengono incantate dalle nostre spider, ci disperdiamo per le viuzze di Sirmione che offre numerose alternative: dalle passeggiate a lago alle spiagge, dal borgo al castello Scaligero fino alle celebri Grotte di Catullo. Alle 18 ci ritroviamo all’imbarcadero per il rientro a Desenzano, raccogliamo i cartoni che diligentemente avevamo messo sotto alle auto e via di nuovo verso Solferino dove ci attende la serata di gala, animata da musica dal vivo e dagli spettacoli di danza di Cristina in compagnia di altre due dancer; nota di merito per i costumi e le coreografie, veramente uno spettacolo piacevolissimo e insolito. E’ iniziato il conto alla rovescia: il raduno è ormai agli sgoccioli e ci resta solo la domenica mattina: le spider restano nel parcheggio, pronte ad affrontare il viaggio di ritorno, e ci incamminiamo verso il Museo del Risorgimento dove ritroviamo Marco, la guida del giorno precedente, che ancora una volta ci coinvolge nell’appassionante storia del periodo e ci descrive armi, divise e cimeli con dovizia di particolari. A fianco del museo visitiamo l’ossario prima di salire verso la piazza centrale, dove il presidente e un altro volontario della pro loco di Solferino ci illustrano la storia del paese con interessanti aneddoti. Restano le ultime due tappe: il memoriale della Croce Rossa, che nacque proprio a Solferino, e il museo della Rocca: quest’ultima è posta su un cocuzzolo che garantisce la visuale sui quattro lati: dalla sommità della torre si scorgono anche le spider parcheggiate nel cortile dell’albergo. Ormai il tempo è scaduto, ci aspettano il pranzo finale ed il momento dei saluti: quest’anno però il prossimo appuntamento è molto vicino in quanto a fine ottobre il Club sarà presente con un proprio stand alla Fiera di Bologna e questo offrirà un’ulteriore occasione di incontro in una location comoda e ben servita.
Arrivederci al prossimo raduno.