Possiamo cominciare con due battutacce giusto per farci un paio di risate? Bene, via con la prima: il viterbese, si sa, è terra di origine vulcanica: se ne sono accorte soprattutto le nostre spider dal momento che alcune strade sono disseminate di veri e propri crateri! E ora sotto con la seconda, ancora più perfida della prima: nel 1983 esce il film “Fantozzi subisce ancora”: nella scena conclusiva il povero ragioniere fa il bagno in un lago ma viene pescato da un elicottero antincendio ed è scaraventato in un bosco in fiamme: ebbene forse non tutti sanno che il lago in questione è proprio il lago di Vico e la montagna altro non è che il Monte Cimino: ecco perché abbiamo avuto la sensazione di essere perseguitati dalla nuvola di Fantozzi, di fatto ci siamo proprio finiti sotto! E dire che Maurizio da mesi ci ripeteva “se volete un raduno asciutto lasciate fare a me…”: caro Maurizio, mai dire mai!!! Contro la scalogna fantozziana anche il tuo fondoschiena nulla ha potuto! Dopo questa ouverture assolutamente goliardica, andiamo a raccontare questo bel raduno, per farlo rivivere ai fortunati partecipanti e per descriverlo ai soci rimasti a casa. Partiamo come sempre dal campo base: l’Hotel La Bastia di Soriano nel Cimino si è rivelata una location ideale per il nostro evento: tutto bene con camere, parcheggio e cucina; e al ristorante un servizio davvero cordiale e coinvolgente: ottima tutta la brigata di sala con una menzione speciale per Antonio vero mattatore delle nostre serate! Soriano nel Cimino, oltre ad essere un bel paese nel quale alcuni volontari si battono per la sua promozione con un senso di appartenenza davvero encomiabile, si è rivelata una scelta logistica ottimale in quanto baricentrica rispetto ai vari percorsi. Ed è proprio qui a Soriano che il raduno ha preso il via: nella giornata di giovedì un incessante e variopinto “pellegrinaggio” di spider attraversava il paese sotto lo sguardo stupito degli abitanti. Alla fine sono stati ben 35 gli equipaggi che hanno presenziato: tra questi anche alcuni debuttanti: Lorena e Luigi Zannini da Reggio Emilia, Giuditta e Alberto Baratta da Carrara e infine Evelio e Rosanna Costantini da Assisi. Una menzione particolare per Marco De Paoli di Civitavecchia: socio storico, dal 2003 mancava ai nostri raduni: quando ha tentato di raggiungerci la sua spider lo ha tradito ed è rimasto appiedato a pochi km da casa; non si è perso d’animo ed ha raggiunto il raduno con un’altra vettura ripetendo più volte “non volevo perdere questa occasione”… bravo Marco, speriamo di rivederti presto. Infine una nota di merito per Maria e Gian Piero Pagella: da soli sono arrivati da Alessandria percorrendo 550 km e superando il traguardo dei 60.000 km di raduni (ricordiamo che Gian Piero è socio fondatore e dal 1992 partecipa ai nostri meeting). Verso le 17 le spider si sono incolonnate per raggiungere il centro del paese: qui scortati da tre guide molto simpatiche e competenti abbiamo raggiunto palazzo Chigi Albani per la visita della fontana Papacqua: un luogo davvero suggestivo e particolare. Alla fine del percorso si è tenuto un piccolo buffet ed il sodalizio ha aderito al progetto “Mille Piccole Buone Azioni” finalizzato al recupero del giardino di palazzo Chigi Albani. Nel frattempo abbiamo avuto un assaggio di quanto il meteo ci avrebbe regalato nei giorni a seguire: una frequentissima alternanza tra raggi di sole ed improvvisi temporali. Molto piacevole il programma del venerdì con una sorpresa: di buon mattino una squadra di motociclisti ci attendeva al parcheggio: i nostri organizzatori hanno infatti predisposto un servizio di staffette per evitare che il corteo si frammentasse, cosa che grazie ai nostri centauri non è avvenuta. In primis sono stati previsti una sosta lungo il lago di Vico e l’attraversamento del grazioso borgo di San Martino al Cimino. Il serpentone di vetture ha proseguito quindi per Sutri dove l’amministrazione comunale aveva predisposto gli spazi per accoglierci nella bella piazza del paese; peccato per un episodio increscioso che ha causato qualche danno a tre spider: un cane, incautamente legato alla sedia di un bar, si metteva a correre trascinando la sedia che, rimbalzando, colpiva alcune vetture. Tra un acquazzone e l’altro abbiamo visitato l’anfiteatro etrusco ed il magnifico Mitreo, tempio usato dagli etruschi per i sacrifici alle divinità, diventato poi chiesa cristiana. A seguire un ottimo pranzo al ristorante L’Anfiteatro, dopo il quale siamo partiti per Trentamiglia di Ronciglione dove ci attendeva la visita alla segheria Chinucci, azienda storica specializzata nella lavorazione del legno di castagno del Cimino. La tappa è stata possibile grazie ai rapporti professionali che l’impresa di trasporti di Vittorio Borghesi intrattiene con la segheria e proprio durante la visita è arrivato uno dei suoi camion carico di tronchi. La visita è stata molto interessante in quanto abbiamo potuto vedere tutto il ciclo produttivo dall’arrivo dei tronchi fino alla produzione di tavole e di pali: una tappa in un contesto inedito e piacevole, seguita da un buffet. Mentre il meteo continuava ad alternare momenti bellissimi con improvvisi rovesci, siamo rientrati a Soriano per la cena; e per il dopocena Carmela ha organizzato una tombola con Beppe e Aldo veri mattatori della serata: il primo a chiamare i numeri, il secondo ad associarli alla cabala napoletana! La mattina successiva le spider si sono incolonnate in direzione di Bomarzo: per fortuna la pioggia ha concesso una tregua, dato che la visita al celebre Parco dei Mostri si svolgeva interamente all’aperto: qui abbiamo ritrovato le nostre guide di Soriano nel Cimino assieme a Salvatore, autodidatta studioso della storia del parco che ci ha guidato per tutta la mattina spiegandoci il significato delle varie opere. Conosciuto anche come “Sacro Bosco”, il Parco dei Mostri è un’opera unica nel suo genere; le sculture sono realizzate con una pietra locale chiamata peperino e colpiscono il visitatore per l’originalità dei soggetti ma anche per la squisita fattura; non poteva mancare una foto di gruppo davanti alla Bocca della Verità, mostro simbolo del parco, così come l’accesso alla casa storta che dopo pochi secondi disorienta il visitatore facendogli perdere l’equilibrio. Siamo quindi rientrati in albergo per ristorarci in vista del diluvio pomeridiano: sabato pomeriggio infatti è stato il momento in cui il meteo ha virato decisamente su pioggia abbondante, ed è stato un vero peccato perché tanto il percorso quanto la visita, in condizioni meteo ottimali, ne avrebbero guadagnato abbondantemente. La meta della giornata, perla del raduno, era lo splendido Palazzo Farnese che domina l’abitato di Caprarola. La residenza è davvero imponente ed in ottimo stato di conservazione. Il gruppo è stato accompagnato da guide preparate e soprattutto coinvolgenti che hanno soddisfatto le curiosità dei partecipanti. Di forte impatto lo scalone elicoidale, gli onnipresenti affreschi e la sala del mappamondo, le cui pareti sono affrescate con le cartine dei vari continenti. Piacevoli anche i giardini all’italiana, che hanno concluso la visita; a quel punto il gruppo si è diviso in due: chi ha raggiunto uno spaccio di prodotti tipici (soprattutto derivati dalla nocciola, coltura principale della zona) e chi si è diretto alla macchina armeggiando con spugne, stracci e pelli di daino! Piano piano la comitiva si è ricompattata ed è ordinatamente rientrata a Soriano per la cena di gala, animata come da tradizione, da musica dal vivo e ovviamente contornata da torta personalizzata. Siamo già arrivati a domenica quando, come sempre col supporto dei nostri amici su due ruote, ci siamo messi in marcia per raggiungere Vignanello: dopo avere attraversato il centro del paese abbiamo raggiunto Castello Ruspoli per la visita sia del palazzo che dei giardini all’italiana, vero e proprio fiore all’occhiello della proprietà. A riceverci e a guidarci nella visita del piano nobile è stata la principessa Donna Claudia Ruspoli che ha illustrato la storia del suo casato e del castello. Prima del pranzo conclusivo non è mancata una tappa presso la Cantina Viticoltori dei Colli Cimini per una degustazione di vini e di olio, con possibilità di acquisto; e si è arrivati al gran finale, nel quale la famiglia Borghesi si è davvero superata: in un’area della proprietà è stata infatti allestita una tensostruttura per accogliere gli ospiti ai quali è stato offerto un pranzo meraviglioso; indimenticabile una mega porchetta, ma non solo: tutto è stato curato nei dettagli ed il frutto del lavoro di Anna Maria e famiglia ha deliziato i palati dei radunisti. Non poteva esserci un finale più bello per questo raduno: Vittorio e famiglia hanno ospitato tutta la comitiva offrendo non solo un pranzo memorabile ma soprattutto un’amicizia ed un calore che ha conquistato tutti quanti. Piano piano le spider sono ripartite per il rientro a casa dandosi appuntamento al prossimo raduno di Mantova. Bilancio positivo dunque: soddisfatti gli organizzatori per la numerosa partecipazione e soddisfatti gli iscritti per l’accoglienza, la sistemazione, il programma, i luoghi ed i percorsi; senza dimenticare la ciliegina sulla torta, ovvero l’ospitalità della famiglia Borghesi che sottolineiamo ancora una volta. Ora è tempo di ringraziamenti: in primis ai due organizzatori e alle rispettive signore; e poi alle figlie di Vittorio, Viviana e Sara e al gruppo di motociclisti; all’Hotel La Bastia, in particolare a Georgia ed Antonio; alle amministrazioni comunali di Soriano nel Cimino, Sutri, Caprarola e Vignanello che ci hanno supportato con il loro patrocinio; a Donna Claudia Ruspoli, all’Associazione Terzo Millenio Onlus di Soriano, alla segheria Chinucci di Trentamiglia, alla Cantina dei Colli Cimini di Vignanello e ad Assofrutta di Caprarola. Si ringraziano inoltre le guide Francesca Pandimiglio, Salvatore Fosci e Tommaso Leoni.
Arrivederci al prossimo raduno.